Sabato 1 Marzo dalle ore 17 presso la Galleria d’Arte ZAMAGNI di Rimini, inaugura ACQUA ALTA – VENEZIA 2019, personale di Patrizia Zelano a cura di Giovanni Pelloso. L’esposizione ha il patrocinio del Comune di Rimini.
Un viaggio emozionale che racconta, dalle evocazioni delle nature morte del Seicento ai richiami scultorei/architettonici contemporanei. Patrizia Zelano, attraverso la fotografia, dona vita a immagini simboliche che esprimono una bellezza sublime.
ACQUA ALTA è un progetto che nasce dall’urgenza di Patrizia Zelano di agire di fronte alla devastazione causata dalle acque che sommergono la città lagunare, minacciando un patrimonio storico-culturale unico al mondo. Il percorso espositivo offre al visitatore l’opera di salvataggio e d’investigazione che l’autrice ha intrapreso, portando in evidenza la sacralità di quei reperti che attraverso la sua azione artistica rinascono a nuova vita simbolica.
«L’azione di salvare i libri, per me, si è imposta quale metafora di redenzione artistica, culturale, sociale e ambientale» sottolinea Patrizia Zelano
Nel novembre del 2019, l’acqua raggiunse 187 centimetri, mettendo in ginocchio Venezia. L’inondazione, sommergendo calli, piazze e palazzi, mise a rischio un luogo unico al mondo. Nei giorni della tragedia, nasce nell’artista un sentimento che diviene necessità d’azione: salvare i libri, simboli di una cultura destinata a scomparire sotto la furia della natura e l’incuria dell’uomo. Il suo gesto artistico stimola tutti noi a una riflessione sulla fragilità della vita e della memoria, e risulta anche un’occasione di scoperta: l’oggetto-libro acquista una nuova funzione grazie a un processo creativo e riflessivo che si imprime sulla superficie fotografica.
«Qui la fotografia si configura come uno dei pilastri contemporanei per custodire il sapere e trasmutare la distruzione in speranza e significato» dichiara Patrizia Zelano.
La mostra presenta una selezione di trenta immagini che testimoniano, tra colori espansi nelle trame della carta, tra segni, pennellate e graffi, la trasformazione di quel vissuto e di quel sentimento lacerante di fronte all’abbandono. Le opere di Patrizia Zelano, salvando i libri danneggiati dall’alluvione, diventano simboli di memoria e di resistenza. Questi, intrisi d’inchiostro e marcescenza, non solo raccontano il dramma della distruzione ma anche l’esperienza umana, la saggezza e la cultura infinita che portano con sé. L’artista, attraverso la fotografia, trasforma questi oggetti in installazioni, dando vita a immagini che esprimono una bellezza sublime e, allo stesso tempo, una sensazione di vuoto e di perdita. Le sue fotografie non cercano di conservare la funzione originaria dei libri, ma di trascenderla, creando un nuovo regno di significato che invita alla riflessione sull’uomo, sulla globalizzazione e sul nostro rapporto con la Terra. Con un approccio intuitivo e creativo, Patrizia Zelano evoca una lotta tra conservazione e dissoluzione, ponendo l’accento sul mistero della forma e dei suoi significati.
“ACQUA ALTA – Venezia 2019” è un viaggio emozionale nel cuore di Venezia, tra la devastazione e la speranza, che invita a una riflessione più ampia sulla protezione del nostro patrimonio culturale e ambientale.