Francesco Bocchini
La cifra stilistica di Francesco Bocchini si concentra su latte e ferri smaltati per produrre meccanismi elementari. Le sue installazioni e teche sono lamiere di ferro e specchi di recupero dipinti a olio per un lavoro in equilibrio sottile tra gioco, mistero e dramma.
Partendo da un materiale povero, la lamiera spesso già definita nella forma di una scatola, di un cofano di auto, di un contenitore qualsiasi, attraverso l’intervento dell’artista arriva a un nuovo significato addizionato da cromie sofisticate e meccanismi manuali. Il senso di gioco, la prima impressione, vira immediatamente nella direzione della drammaticità del movimento a scatti a cui si aggiunge il rumore aspro dei metalli.
Nelle installazioni a parete come in quelle destinate ad abitare uno spazio specifico, Bocchini realizza composizioni complesse e di grande suggestione, vegetazioni impossibili e fantastiche oppure oggetti che iterano l’immagine di partenza fino a riempire intere scaffalature di metallo, grandi teche chiuse da vetri e illuminate da fioche lampade, forse integrate da un accento evocativo, contenenti serie di manufatti, sempre in latta, testimonianze di antiche storie e remoto vissuto. Vive e lavora a Gambettola (Cesena).
Vi è una dose di follia nell’arte contemporanea che corrisponde con l’idea dell’arte stessa o ai suoi confini. Trasformare la materia, quella più banale, in qualcosa di diverso, è un sogno che ha accarezzato spesso il Novecento. Bocchini fa un’operazione apparentemente semplice e maledettamente complicata da realizzare. Fare del niente un qualcosa. È un processo che riesce raramente, un po’ come l’alchimia o almeno l’alchimia legata all’arte. La trasmutazione delle banalità in arte, Duchamp docet ovviamente dall’altezza del suo pissoir, non è da tutti, proprio perché la tentano in molti. Da questo punto di vista state sicuri di avere un artista davanti: Francesco Bocchini.
(Valerio Dehò)
Mostre personali selezionate
1996
Partito preso, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, a cura di Anna Martirolo.
1998
Anima patata, Galleria L’Affiche, Milano, testo di Enzo Fabbrucci
2003
I primi asini pensavano per conto proprio, Galleria de’ Foscherari, Bologna, testi di Valerio Dehò e Alberto Zanchetta.
2004
Bulgarico, Galleria L’Affiche, Milano, testo di Flaminio Gualdoni
Ich bin so dumm, Galleria 41artecontemporanea, Torino, testo di Alberto Zanchetta
2005
Il mio pensiero è sempre luminoso, Galleria Il Segno, Roma, testo di Marco Lodoli
2006
Francesco Bocchini, Galleria Scilla Cicognani, Colonia, testo di Roberta Bertozzi
2008
Domino Blumen Falene, Mel Gallery Contemporary, Vienna, testo di Roberta Bertozzi
2010
La Storia Naturale, Galleria l’Affiche, Milano, testo di Roberta Bertozzi Tutti vivi, tutti morti, tutti rivivi, tutti rimorti, AndreA Arte Contemporanea, Vicenza, a cura di Martina Cavallarin, testo di Martina Cavallarin, contributo critico di Alberto Zanchetta
2011
In movimento, Galleria Goethe, Bolzano, a cura di Peter Weiermair
2012
Magic, Galleria Michela Rizzo, Venezia, a cura di Valerio Dehò
2013
L’albero filosofico, installazione per Campari Wall, Galleria Campari, Sesto San Giovanni, testo di Marina Mojana
2014
L’estro della pecora, Galleria l’Affiche, Milano
Magic, Torri dell’acqua, Budrio di Bologna
Mostre collettive selezionate
1997
Trialog, Werkgallerie, Kassel
Luoghi, Galleria Nazionale di Arte Moderna, Repubblica di San Marino
2004
XIV Quadriennale, Anteprima, Promotrice delle Belle Arti, Torino
Dal profondo, Palazzo della fortezza, Mainz, Carloni SpazioArte, Frankfurt
2005
Bologna si rivela, Palazzo Fava, Bologna, a cura di Philippe Daverio
Minjonies, Scuola elementare Sacro Cuore, Alghero, a cura di Giuliana Altea e Maria Luisa Frisa
2006
Ai confini della realtà. Arte scienza e tecnologia, ARCOS, Muse d’Arte Contemporanea del Sannio, Benevento a cura di Claudia Gioia
Allegra con brio, Chiesa del Suffragio, Carrara, a cura di Walter Guadagnini
2007
Small is Beautiful, Fondazione Ursula Blickle, Stiftung, Kraichtal, a cura di Peter Weiermair
2008
Frescobosco, Certosa di Padula Salerno a cura di A.Bonito Oliva15ª Quadriennale d’Arte, Roma
2009
Playstation, Kunstart, Merano, a cura di Valerio Dehò
Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti
2011
Round the clock, evento collaterale della 54ª Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin
2012
Undici allunaggi possibili, Cà Zenobio, Venezia, a cura di Martina Cavallarin
2014
Francesco Bocchini e Federico Guerri, De Freo Gallery, Berlino
Edificare nella vertigine, Festival Internazionale di Teatro, Santarcangelo di Romagna
Selvatico, una testa che guarda, Convento dei Cappuccini, Bagnacavallo, a cura di M.Fabbri
Mais de quel genre de réalité parlez-vous? Bâtiment des Télégraphes, Losanna, a cura di Patricia Lunghi e Rodolfo Gasparelli
Biennale Internazionale del Disegno, Museo della Città, Rimini