Mauro Moscatelli
Negli anni ottanta realizza i Dipinti Ridipinti, attratto dalla pittura di paesaggio fiamminga. A metà degli anni novanta inizia la sua ricerca sulla rappresentazione del Cielo e del movimento delle nubi e dell’aria. Degli stessi anni sono le Terre e le grandi tele Di terra e di cielo. Esegue poi la serie Figure, in cui predomina la ricerca sul volto. In seguito affronta il tema della persistenza dello sguardo con gli Instabili.
Nel 2011 riprende la fascinazione per la terra, per ciò che cela, ricopre e seppellisce in Eravamo Dei, una serie che ritrae reperti di statuaria imperiale recuperati ad Ostia antica e Sabbie grigie, leggeri sudari di impronte sulla spiaggia.
Nel 2016, alla Biennale del disegno-Cantiere disegno, propone gli Assalti, convulse lotte di figure animali tracciate a carbone, insieme a Tracciati disegni di segni e solchi della terra e Reliquiario breve quasi calchi del terreno realizzati su carta.
Dello stesso anno un insieme di circa quaranta disegni a carbone su carta che costituiscono l’opera Cieli forti.
Recentemente, coniugando la pratica del cammino all’interesse per gli aspetti geologici del paesaggio, sta avvicinandosi ad un modo più informale che gli permette di approfondire il proprio linguaggio ispirato alla natura: Strutture, Legni, Sassi.
Ha esposto alla 54a Biennale di Venezia – Parma, Sezione Emilia-Romagna. Le sue opere sono state presentate in gallerie e fiere d’arte nazionali ed internazionali.